Il vivido rosso del Sol Levante era ormai un misterioso ricordo quando una forte tempesta si abbatteva rendendo la navigazione della “Moira” quasi impossibile. Su questa antica imbarcazione il tempo sembrava ormai essersi cristallizzato e, dove una volta si poteva ascoltare il tintinnio dell’argenteria contro preziosissime porcellane orientali e l’odore di cipria di riso e ciliegio, improvvisamente un silenzio pervade e le memorie di una grande personalità prendono di nuovo forma: è Madame Mitsouko. Il suo nome, in lingua giapponese, è frutto di un viscoso miele dal sapore così dolce ma allo stesso tempo di un eterno ed enigmatico mistero di vita che sembra ricordare la figura dell’eroina del romanzo “La Battaglia” di Claude Farrère (1909). Sullo sfondo di un vecchio peschereccio, nasce questa nuova interpretazione che vede, come protagonista, la donna che seppe combattere con nobiltà gli impulsi delle proprie passioni, dividendosi spiritualmente tra la promessa che la legava al proprio marito, potente ammiraglio, e l’amore segreto per un ufficiale di marina del campo nemico. Soggiogata dalla  frustrante solitudine dell’assenza ed il ricordo di vecchi splendori domestici, questa trova la sua linfa vitale e purificatrice nella navigazione, entrando dunque a far parte anche lei del Corpo della Marina. Per la collezione fall/winter 2022-23, viene presentata un’elaborazione di volumi e materiali provenienti dal mondo della rigorosa e valorosa marina militare degli Anni Quaranta in completa contrapposizione ad un timido gusto estremamente femminile, elegante ed avvolgente della raffinatissima tradizione giapponese. Questo viaggio introspettivo, enfatizzato dalla più profonda allure di mistero, viene tradotto così in un rapporto di accostamenti fluidi giocati sul senso più recondito delle parti, in cui il severo e maschile velour di lana trova dolce accostamento ad un luminoso e seducente velluto di cotone come un morbido ed avvolgente cady tecnico trova connubio con un rigido e candido oxford inglese. Tutto è ulteriormente enfatizzato dall’utilizzo di colori scuri, invernali e rigorosissimi in netta contrapposizione a freddi toni del cielo artico, al verde riflesso del petrolio nelle acque ed un tradizionale rosso del “Sol Levante”, simbolo delle passioni più profonde. S’intende dunque donare l’immagine di una voluttuosa ed austera fluidità giocata sapientemente in un misterioso rapporto tra vanitosa personalità, equilibrata esuberanza e contemporanea linearità delle forme, forza motrice e trasversale ad ogni tempo. L’unico scopo di questo viaggio fisico e spirituale è quello di ricordare il passato, vivere il presente e conquistare il futuro con la consapevolezza delle proprie capacità di rinnovamento.